Le armi e chi le usa

Si è fatto un gran parlare, ovviamente, della strage di Newtown.

Ovviamente non sono mancati gli stracciamenti di vesti, i retweet gonfi di lacrime e gli strali di tutti gli Indivanados che fuoriescono dal letargo ad ogni breaking news come questa.

Non è mancata nemmeno la vergognosa stampa italiana, che confonde Asperger, Autismo e psicosi varie come se fossero caramelle.
Per fortuna un grande giornalista come Gianluca Nicoletti ha scritto un pezzo meraviglioso, Un autistico non spara, in cui fa un poco di luce per difendersi da accuse ancora più pesanti, rispetto ad una situazione socio-politica già gravissima di suo per i parenti di persone con queste malattie.

Ma il punto non è nemmeno questo.

Il punto è che in ogni commento, status su Facebook, tweet o blog, c’è sempre quell’accusa agli Stati Uniti. L’accusa di essere un posto così perché “vendono le armi al supermercato” (anche se il Post ci spiega che non è propriamente così).

E dietro quell’accusa c’è sempre la sensazione di essere un paese migliore, perché da noi non ti danno tre pistole se sei uno psicopatico, non prendi uno shotgun se apri un conto in banca.

Da noi succedono solo cose come queste:

Sparatoria Napoli
Napoli, agguato camorristico in una scuola materna – Foto Oggi.

Da noi non sono i pazzi ad usare le armi, sono persone d’onore che si svegliano la mattina, prendono un pezzo dall’arsenale e vanno in una scuola elementare (come Newtown), entrano e ammazzano.
Ma non a caso o per follia, ma con lucida coscienza e volontà.

Fregandosene altamente dei bambini e dei loro genitori.

Siamo proprio sicuri di essere così superiori?

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