I tecnici e la comunicazione

I giornali danno sempre molto risalto alle uscite mediatiche dei professoroni “tecnici” al Governo (non solo questo, vi ricordate il le tasse sono bellissime del fu Padoa-Schioppa?).

Repubblica ora propone un bel montaggio (volevo embeddarlo nell’articolo, ma è un casino), con tutte le principali dichiarazioni fatte in questo anno e, visto che li ho più o meno commentati tutti anche io, ne approfitto per rivederle caso per caso. Nel frattempo aggiungo anche due righe sul modo in cui hanno espresso la loro opinione, oltre che sul significato delle parole stesse.

Cominciamo col capo della banda, ovviamente.

Monti: “Che monotonia un posto fisso”.

  • Significato: ha perfettamente ragione, fare concorsi in 30mila per 2 posti da aiuto-portaltettere è ridicolo. Non c’entra nulla la crisi (succede da decenni), c’entra il fatto che c’è un’enorme massa di gente o non qualificata o qualificata per cose che non hanno mercato che cerca disperatamente qualunque cosa.
    Questo è il problema che il Governo dovrebbe (o avrebbe dovuto…) provare a risolvere, anche modificando i percorsi formativi o istituendo strumenti di riqualificazione, soprattutto in tempi di crisi. Bisogna abituarsi all’idea di girare, sia Italia che soprattutto in Europa. Ma gli italiani sono bloccati per tanti motivi…
  • Modo: spocchia evitabile. Che il “posto in banca” sia un modello del passato è giustissimo, ma questo non ha nulla a che fare con fare lo stesso tipo di lavoro tutta la vita. C’è gente che è molto contenta e non si vede per quale motivo debba smettere.

Fornero: “Non siate choosy”.

  • Significato: c’entra il punto alla grande. La velocità è tutto nel mondo attuale, sia per il dinamismo di cui al punto precedente sia perché non ha senso aspettare (proprio come dice Monti) l’occasione della vita. Perché probabilmente non arriverà mai. Prima si entra nel mondo del lavoro prima si raggiunge qualcosa almeno simile a quello che si auspicava di fare. Perché ricordiamolo: non è che se uno decide di fare una cosa farà quella per forza eh… bisogna prima capire se si è capace di farla (ma la meritocrazia vale solo per gli altri, in Italia…).
  • Modo: ha fatto incazzare tutti, quindi per come vanno le cose in Italia vuol dire che ha veramente ragione. E visto il livello delle reazioni, ci sono anche i fatti che lo dimostrano.

Martone: “A 28 anni senza laurea? Sfigato”.

  • Significato: è un corollario a quanto detto dalla Fornero. Va compreso che non conta più avere il pezzo di carta, ma conta dove lo prendi e in quanto tempo. Perdere tempo in quell’età è assurdo, ci possono essere tanti motivi certo,  ma comunque resta il punto che prima si inizia a lavorare meglio è. È difficilissimo prendere una laurea lavorando, certo, ma significa almeno minimizzare i danni. Soprattutto se si hanno le spalle coperte.
  • Modo: allucinante. Almeno la Fornero ha usato un anglismo, Martone non può usare termini gergali, per di più anche di offesa personale per nessun motivo. Poteva dire la cosa contestualizzandola molto meglio, e avrebbe raggiunto l’obiettivo in modo ancora più efficace.

Fornero: “Si può licenziare”.

  • Significato: si commenta da solo. L’articolo 18 ormai è senza dubbio un residuato a difesa di una minoranza di lavoratori, e serve principalmente ad alimentare di tessere i rispettivi sindacati. Anzi, in molti casi in allegato al suddetto articolo ci sono tante belle letterine di dimissioni in bianco, prefirmate magari da una donna neoassunta (Ha intenzione di mettere su famiglia?). È il punto da cui partire per una riforma del lavoro? Assolutamente no, anzi è il punto di arrivo dopo che si è sistemato tutto il resto.
  • Modo: Dice una cosa poi la ritratta (la possibilità… non avevo e non ho… ). Se proprio lo vuole abolire lo dica e basta, se non riescono a prendersi le responsabilità i “tecnici” chi cazzo deve prendersele?

Fornero: “Chiedere un sacr….”.

  • Significato: boh. Lo volevano fare o no? Non è che li hanno obbligati ad accettare quel posto eh, sapevano cosa dovevano andare a fare.
  • Modo: sproporzionato e non giustificabile per un membro del Governo.

Monti: “Dovevo farla più pesante”.

  • Significato: non c’è, era una battuta.
  • Modo: strabuzza gli occhi quando vede il sondaggio, ma non dovrebbe saperlo prima? La battuta poi è ridicola, tanto che pure un azzerbinato come Vespa lo riprende.

Fornero: “Una paccata di miliardi”.

  • Significato: ha ragione, se uno vuole dialogare ci prova, non dice no a priori per poi avere chissà che…
  • Modo: scelta delle parole sbagliata per un ministro.

Polillo: “La gente in Germania lavora!”.

  • Significato: il tema della produttività in Italia deriva da tanti fattori, se per “gente” intendiamo tutti gli attori coinvolti nel sistema industriale ha perfettamente ragione.
  • Modo: già per il fatto che lascia Landini senza parole sarebbe da applausi.

Polillo: “Riduciamo le aliquote”.

  • Significato: Diciamo che, a riprova del fatto che il Governo “tecnico” non esiste, i sottosegretari sono quasi tutti politici affiliati ai vari partiti di maggioranza. Quindi dicono cose che fanno comodo al loro partito, non certo a Monti.
  • Modo: ha fatto una figura di merda in diretta, ma questo va benissimo e infatti lo invitano dovunque. Certo è che un ministro dovrebbe allontanare un sottosegretario così, o almeno impedirgli di andare in giro a parlare a vanvera. Ma non può, per i motivi di cui sopra.

Clini: “Riflettere sul ritorno al nucleare”.

  • Significato: ha ragione, non si possono decidere le politiche energetiche di un paese facendo un referendum, soprattutto perché entrano in gioco fattori emotivi, di tifo o di convenienza personale che nulla hanno a che fare con le infrastrutture necessarie alla crescita di un paese (ma dello Stato schizofrenico abbiamo già parlato). Anche perché se usiamo questo metro allora vietiamo quasi tutto (cominciando dai mezzi di trasporto), visto che la gente continua a morire per le cause più disparate. E l’esempio del Giappone ci sta, visto che nessuno è morto a causa dell’incidente nucleare.
  • Modo: giusto, ma i tempi hanno ammazzato del tutto il discorso, non che una volta deciso il referendum ci fosse granché da discutere.

Giarda: “Meccacci & company”.

  • Ma che gli devo dire a Giarda su… sono più svegli i pensionati che gestiscono il traffico davanti alle scuole… 😀