Quali sono le mie fonti

Pubblicando e commendando, su questo blog, su Twitter o su Facebook articoli, notizie e altre informazioni, spesso mi viene chiesto dove trovi i vari articoli, curiosità e informazioni?

Ecco quindi il post in cui tento di elencare (e spiegare) dove leggo o trovo le informazioni varie che poi pubblico in giro.

L’elenco non ha un ordine particolare, né di importanza né di priorità, vanno tutte bene lo stesso.

Google

Magari vi sembrerà strano o banale, ma la prima fonte non può che essere un motore di ricerca.
Questo perché un’idea, una domanda o la ricerca di un informazione sul web non può che partire da una query su Google e da una lettura di quello che viene mostrato.

Il web mette in contatto centinaia di milioni di persone, e quello che ho capito quasi subito è che se hai un’idea o un problema su Internet trovi decine di persone che quell’idea l’hanno sviluppata prima di te o che hanno avuto, e forse risolto, quel problema prima di te.

Quindi non può esserci altro inizio che non una ricerca, ad esempio, perché i semafori sono in verticale, o perché il numero 1 del telefono non ha lettere.

Naturalmente gran parte delle domande viene soddisfatta, almeno superficialmente, venendo rimandati da Google su Wikipedia.

Newsletter

Ai nativi digitali, ma a dire il vero un po’ anche a me, questa parola sembra vecchia.
In effetti lo è perché le newsletter sono uno dei primi mezzi di diffusione delle informazioni nati con Internet, praticamente vecchi quanto la posta elettronica stessa.

Il grande vantaggio delle newsletter è che propongono una raccolta di notizie già pronta, una selezione molto spesso tematica di articoli fatta da qualcun altro.
Inoltre, come per la maggior parte delle informazioni reperibili sul web, sono gratis.

Lo svantaggio è sicuramente legato al fatto che bisogna trovare quelle giuste, e che bisogna poi perdere un po’ di tempo a organizzarle (ne parlo tra poco) e a capire se vale la pena leggerle spesso.

Non sono abbonato a molte newsletter, ma alcune sono molto valide. Vediamo quali sono.

Next Draft

Next Draft

Non posso che partire da Next Draft di Dave Pell, del quale ho già parlato in passato.

Pell raccoglie quasi ogni giorno le notizie più affascinanti del web, e le invia direttamente nella casella mail dei suoi abbonati.
Le notizie riguardano molto spesso temi di attualità, ma vengono riportati aspetti meno noti della vicenda, o approfondimenti che spesso non sono disponibili nella homepage dei vari quotidiani online, ma relegati nei link di approfondimento. Pell li trova e ve li manda.

Ovviamente ci sono anche articoli non legati all’attualità che spesso sono i più interessanti, come ad esempio questa analisi sul fatto che il diminuire dei killer seriali è legato ad una maggior fiducia tra le persone.

Il lato negativo (si fa per dire) di Next Draft è che dieci notizie al giorno, tutti i giorni, sono veramente tante. Quindi spesso vi troverete a buttare molte edizioni della newsletter senza averle lette.
Ma ne vale la pena.

Hacker News

Hacker News

Hacker News è probabilmente la fonte relativa a tutte le notizie di tecnologia, economia e politica in qualche modo legate al web e ai nuovi media.

Anche se il suo nome può ricordare ambienti troppo smanettoni, non è assolutamente legata (solo) al mondo dell’hacking e della sicurezza informatica. Era partita con l’idea di coinvolgere smanettoni e imprenditori in un incubatore di startup, ma ora è diventato uno dei luoghi di diffusione di notizie e di scambio di idee più interessanti del web.

Essendo un aggregatore non è possibile nativamente riceverlo, però c’è il modo di automatizzare il tutto, usando naturalmente IFTTT (della cui estrema utilità ho già parlato qui).

Esiste infatti un fantastico servizio, chiamato Hacker News Daily, che fa un riepilogo dei dieci articoli più votati su HN del giorno.
Di questo servizio è disponibile un feed RSS (anche di questi ne riparleremo dopo), e tramite IFTTT è possibile ricevere il riassunto del giorno via email.

IFTTT Recipe: Daily top stories from Hacker News directly in your inbox

In questo modo Hacker News diventa una vera e propria newsletter quotidiana, che permette di avere ogni giorno le storie più interessanti, con i link diretti e senza passare per l’aggregatore.Cosa ancora più interessante è che la newsletter così creata contiene anche il link al thread di commenti su HN, fonte di approfondimento davvero utile e completa, visto l’alto livello di preparazione e competenza dei partecipanti.

Un esempio è questa discussione su quale sia il peggior IDE del mondo.

Hacker News è una fonte preziosa ed inesauribile sia di notizie che di commenti, opinioni e confronti. Ma proprio per la sua elevata partecipazione potrebbe essere un enorme spreco di tempo seguire tutti i link o leggere tutte le segnalazioni.

Con questa newsletter è possibile vedere solo le 10 più importanti e fare un giretto rapido.

Intelligent Life

Intelligent Life

Usciamo un po’ dall’ambito tecnologico e parliamo di cultura.

Intelligent Life, rivista bimestrale dell’Economist, è forse la migliore nel suo campo in Europa, se non nel mondo.

Pur valendo in pieno i soldi dell’abbonamento, Intelligent Life non solo è gratuita su iPad, ma pubblica anche una newsletter settimanale con un riassunto degli articoli del numero in edicola, più approfondimenti e commenti dal loro sito.

Intelligent Life copre non solo le arti come scrittura, cinema e teatro, ma anche filosofia, viaggi e approfondimenti sull’attualità. Il tutto unito a interventi sui loro blog e fantastiche gallerie fotografiche da tutto il mondo.

Alcuni esempi sono questo articolo su come i medici devono comunicare una brutta notizia , o questa magnifica galleria su stazioni abbandonate in tutto il mondo.

Una delle sezioni che preferisco è quella del Visual CV (meglio sulla rivista che sul web, purtroppo).

Brain Pickings

brainpickings

Quasi una fusione tra Next Draft e Intelligent Life è Brain Pickings.

Il sito, e la relativa newsletter, presentano ricerche e approfondimenti orientati principalmente su recensioni di saggi e romanzi, ma è davvero un contenitore molto completo di cibo per il ceverllo.

Esempi sono le dieci regole di scrittura di Elmore Leonard, oppure delle illustrazioni vintage delle favole di Esopo.

Nota negativa: richiede davvero molto tempo per essere letta, e spesso è molto orientata sulla cultura statunitense.
Un po’ troppo forse per i gusti europei.

Medium

medium

Medium è un servizio nato da poco, creato dal fondatore di Twitter Ev Williams, è orientato solo ed esclusivamente a fornire la migliore qualità di scrittura e lettura possibile. Medium pubblica una newsletter settimanale con i migliori articoli pubblicati dai sui contributori, e scelti dalla redazione.

È ancora un po’ in rodaggio, e ci sono alcune polemiche sull’attribuzione dei contenuti e sul fatto che scrivendo lì si potrebbe perdere il controllo delle proprie opere. Resta comunque, se non altro per l’hype che sta avendo in questo momento, uno dei siti più interessanti da leggere.

Questo articolo sulle tipologie di cibo nei supermercati americani è uno degli ottimi esempi del tipo di contenuto che si può trovare su Medium.

Ah, tanto per fare un po’ di pubblicità, da poco su Medium ho iniziato a scrivere anche io. In Inglese, sia con traduzioni di articoli pubblicati qui che con pezzi scritti esclusivamente lì sopra.

SlideShare

slideshare

Concludiamo con un ritorno a temi più tecnologici/business, con la newsletter settimanale pubblicata da SlideShare.

Ogni settimana invia le presentazioni più viste e condivise e, pur se non sempre interessanti né particolarmente originali, spesso su SlideShare si trovano lavori interessanti. Quello che penso sia l’uso migliore dello strumento, oltre a trovare magari autori interessanti, e poi leggere e sottoscrivere il feed del loro blog (vedi sotto), molte slide sono utili per rafforzare i propri articoli o commenti, e trovare rapidamente dati e infografiche che altrove sono più complesse da rimediare.

Qualche esempio: questa introduzione al cloud computing, o perché è facile imparare una nuova lingua su internet.

Social Network

Naturalmente una delle fonti principali, oltre che mezzo dove diffondere le notizie, sono i social network.

Twitter

Quando si parla di ricerca di notizie, l’obiettivo principale non può che essere Twitter.

twitter

Anche Twitter pubblica una sua semi-newletter, inviando ai suoi utenti quello che fa più tendenza di recente.
Basandosi naturalmente sugli interessi, le interazioni e i follow dell’utente stesso.

Essendo anche Twitter un oceano infinito di post, notizie e link, è difficile seguirlo efficacemente e in breve tempo, anche con poche centinaia di follow.

Questo riassunto è quindi molto utile, perché permette di trovare subito il tema del giorno, magari poi da approfondire cercando l’opportuno #hashtag.

LinkedIn

linkedin

Seppur orientato principalmente alle tematiche e dinamiche di business, LinkedIn Today è un’altra fonte preziosa per informazioni e notizie.

Anche LinkedIn invia una newsletter riepilogativa sul top content, ricca di articoli delle persone che sono state invitate a scrivere articoli sul social (quindi c’è un controllo a monte che garantisce qualità), ma anche di post provenienti da altri siti di notizie e articoli su affari, finanza e tecnologia.
La qualità è appunto la caratteristica fondamentale visto che si possono leggere articoli come questo sui social network scritto dal fondatore di HootSuite, oppure articoli sulla produttività o sul personal branding scritti da esperti nel settore.

Facebook

Facebook è sicuramente il posto migliore per condividere e commentare, un po’ meno quando si tratta di trovare notizie o seguire le fonti.

Questo perché la timeline tende a diventare un po’ troppo congestionata se si seguono troppe pagine e si hanno troppi amici, e i filtri non servono ad altro che a nascondere le cose sotto il tappeto. E non rivederle mai più.

Magari provate a fare delle liste di interessi in questo modo

facebooklists

Però è anche vero che non ho mai trovato un modo valido per tenermi aggiornato sulle pagine che seguo. Anche perché l’algoritmo di Facebook peggiora la situazione mettendo in evidenza solo le pagine e le persone con le quali si hanno più interazioni. Questo diminuisce drasticamente la possibilità di avere un aggiornamento interessante da una pagina che magari non si legge da qualche settimana.

Il consiglio definitivo è sempre quello: seguite solo le persone giuste. Sicuramente ci sarà uno scambio proficuo 🙂

Feed RSS

Una volta c’era il grandioso Google Reader. Poi si sono accorti che invece di fargli guadagnare soldi forse glieli faceva perdere e l’hanno ucciso.

Però una piccola startup ha preso la palla al balzo, e ha potenziato il suo servizio in pochi mesi, guadagnando il favore di tanti utenti (anche paganti).

Si tratta di Feedly

feedly

Feedly è attualmente il servizio web più efficace per leggere i feed RSS dei vari blog o siti. Non è certamente (ancora) all’altezza di Google Reader, in particolare per la velocità e semplicità di lettura, ma resta tutt’oggi il migliore e quello che consiglio.

Nel corso del tempo ho raccolto circa 900 feed, un po’ da ripulire ma il numero è quello.

La lettura dei blog è sicuramente una delle fonti principali, organizzate secondo i vari temi

feeds

Feedly è sicuramente un posto da frequentare spesso, anche e soprattutto tramite la loro app per iPad.

È preferibile, se disponibili, abbonarsi al feed integrale degli articoli, in modo da leggerlo tutto dentro Feedly, impostando il testo secondo preferenza. Questo permette di non andare al sito originale (motivo per cui Google chiuse il Reader), e di leggere in un ambiente più leggero e focalizzandosi solo sul testo.

Da Feedly è possibile salvare gli articoli preferiti e ovviamene condividerli sui social network per diffonderli e commentarli.

Per trovare nuovi blog e i loro feed invece è consigliabile andare sui blog, e vedere se pubblicano un blogroll di siti simili, o magari leggere i commenti e vedere se i blog dei commentatori possono interessare.

Gran parte dei miei feed li ho scovati proprio così.

Podcast

Sono sempre stato e sono ancora un grande fan della radio.

È uno strumento che permette di conoscere e restare informati su praticamente tutto senza però orientare tutta la propria attenzione ad uno strumento (come ad esempio leggere dal browser o guardare la tv).

Il modo ottimale per ascoltare i programmi radiofonici che si preferiscono è ovviamente sottoscrivere un podcast. Il momento di ascolto ideale per me è nel tragitto casa-lavoro-casa, sia perché permette di alleviare lo stress del traffico sia perché lascia appunto le mani libere per guidare o, se prendo i mezzi pubblici, per fare altro magari leggendo l’iPad.

Tra le radio che consiglio c’è senza dubbio Radio 24 (qui trovate tutti i podcast).

radio24

Gli investimenti fatti dal Sole 24 Ore negli ultimi anni hanno portato ad avere un parco conduttori di eccellenza, alcuni certamente orientati su economia e politica (quest’ultima un po’ troppo), però la trasmissione di pubblica è naturalmente MelogLa realtà condivisa, di Gianluca Nicoletti.

Devo a Nicoletti un’enorme quantità di ore di intrattenimento intelligente, e un numero altrettanto elevato di spunti raccolti poi in articoli o segnalazioni in giro.

Un altro esempio molto valido di radio, stavolta in lingua inglese è la National Public Radio statunitense.

npr

La NPR fornisce moltissimi programmi di approfondimento su attualità, scienza e cultura. Molto spesso citata da Pell in Next Draft è sicuramente un posto in cui trovare molte opinioni e commenti interessanti.

Come organizzare le fonti?

Questa sezione è particolarmente complessa da spiegare, sia perché ognuno ha le sue preferenze di classificazione e organizzazione del lavoro, sia perché gli strumenti a disposizione sono i più diversi.

Come già detto, per quanto riguarda le email io uso abbastanza intensivamente le etichette di Gmail, che consentono di archiviare dinamicamente i vari messaggi e, cosa più importante di tutte, lasciare la inbox vuota. Perché quella serve solo per i messaggi reali o urgenti, non per le notifiche o le newsletter.

Più o meno la situazione è questa

gmaillabels

Per gli articoli trovati in giro, dai social network o letti su Feedly, il consiglio è di utilizzare uno dei tanti servizi di read-it-later.

La mia preferenza va a Pocket, principalmente per lo stile elegante e pulito e per la sua davvero ottima app per iPad.

pocket

Ma ci sono anche Instapaper, Bitly, Readability e tanti altri.

Se ne usate diversi, c’è sempre l’onnipresente IFTTT che vi permette di sincronizzare i salvataggi su tutti i servizi, magari partendo proprio da Feedly

iftttread

Ora tocca a voi

Questo elenco non ha nessuna volontà di essere esaustivo né adatto a tutti i gusti o interessi.

L’idea con cui ho scritto questo articolo è quella di fornire una panoramica di quanto

E voi? Quali sono le vostre fonti e come vi organizzate per raccogliere informazioni nel mare magnum del web?

Fatemi sapere, mi fa sempre piacere scambiare fonti interessanti e, ancora di più, trucchi&consigli per trovare nuove notizie.

Non voglio un apprendista, voglio un senior

Stavo ascoltando Radio24 stamattina e l’ottimo Simone Spetia ha intervistato alcuni capolista del M5S:

Devo dire che le persone intervistate erano abbastanza preparate, in particolare quello della Lombardia, e hanno retto bene alle domande del conduttore, ovviamente un po’ piccanti e sicuramente volte ad animare un po’ quello che di solito è la classica e noiosa tribuna politica.

Una cosa però mi ha colpito particolarmente, e in negativo.

L’avevo già sentita, ma stavolta è stata detta un po’ più chiaramente oltre al solito strillo nelle piazze.
Spetia ha chiesto al candidato della Sicilia, che è capolista quindi praticamente già eletto, come si vedrà come parlamentare della Repubblica. Lui ha risposto, molto candidamente:

Prendo esempio da quanto fatto dagli eletti dell’Assemblea Regionale Siciliana, ovvero che dovremo studiare molto. Perché il lavoro da fare è tanto e anche per presentare un disegno di legge si deve studiare tanto per capire come farlo.

Ecco, in questa frase c’è tutto il problema che vedo in questo genere di movimenti “dal basso”, e non composti da chi fa politica di carriera. Intendendo con carriera non chi vive nei fumosi corridoi di partito, ma chi ha iniziato l’impegno partendo magari dal suo piccolo comune, per poi arrivare in provincia e da lì sempre più in alto fino al parlamento.

Il punto, come ho scritto nel titolo, è che io voglio in parlamento dei senior, della gente che le cose già le sa fare e che le faccia (secondo il suo credo politico, s’intende) nel migliore e più veloce modo possibile. Non voglio uno che già in partenza mi dice che deve capire come funziona, che deve studiare, che deve essere affiancato per seguire i processi o i meccanismi.

Anche perché quanto tempo ci vuole per fare tutto questo? Sei mesi? Due anni? E nel frattempo questa persona, membro effettivo del parlamento, cosa fa?

La politica non è solo questione di pelo sullo stomaco, cosa che questi candidati magari hanno anche, ma proprio di comprensione dei meccanismi.

E lo dico, per essere più chiari possibile, perché se non si ha questa conoscenza possono succedere diverse cose.
Nel migliore dei casi si perderà una marea di tempo, nel peggiore si subiranno i tranelli, gli inganni e le strumentalizzazioni di chi in quel mondo ci vive da anni, e sa benissimo cosa fare  e cosa non fare…