Looking out of the window, staying out of the sun

Non sono propriamente un patito di musical. Mi piacciono come idea sì, ma alla fine sono molto selettivo sulle singole opere, e alla fine ne scarto parecchie.

Quelli che mi piacciono di più sono indubbiamente i lavori di Sir Andrew Lloyd Webber, soprattutto per i testi del suo “socio” Tim Rice.

Perché alla fine è importante l’ambientazione e molto importante la musica, ma visto che il musical è fondamentalmente un’opera teatrale cantata, la cosa più importante di tutte è senza dubbio il testo.

Uno dei passaggi più belli è contenuto non a caso in una delle opere più belle, Evita, in una delle canzoni più belle, Don’t Cry for Me, Argentina.
La riporto qui nella sua interpretazione più bella (non me ne vogliano i fan di Sarah Brightman), quella di Madonna nel film di Alan Parker.

Il testo è meraviglioso e struggente, un vero grido d’amore di una donna alla sua nazione, un grido che elimina tutto il superfluo della politica, delle polemiche e dei mezzi (qui fin troppo romanzati) usati dalla signora Duarte in Peron. E tolto il superfluo quello che resta è solo una speranza di una donna sola che ama il suo popolo e vuole essere amata:

I love you, and hope you love me.

Questa canzone racchiude una piccola perla, che passa spesso nascosta se chi la ascolta non è di lingua inglese (anzi British English), ma che dimostra l’enorme abilità di Rice nello scegliere ed usare le parole per esprimere sentimenti, emozioni e raccontare delle storie.

You won’t believe me.
All you will see is a girl you once knew,
although she’s dressed up to the nines,
at sixes and sevens with you.

Rice usa in modo meraviglioso due forme idiomatiche che rappresentano un concetto con dei numeri, e mettendole insieme non solo rende l’idea dello stato d’animo di Evita, ma lo fa musicalmente e poeticamente.

Evita, dice lei, è una ragazza che la popolazione argentina una volta conosceva (come umile, si sottintende). Ora  però è dressed up to the nines, cioè è vestita a festa, da noi si direbbe con l’abito della domenica. Eppure, anche se ripulita e arricchita, lei è sempre in contrasto con quella nazione che l’ha fatta soffrire e trattata male da giovane, ma anche nel momento in cui dice queste parole. Evita è at sixes and sevens con loro, cioè è confusa, non va d’accordo.

Dal testo emerge una donna che ama realmente il suo paese, che vorrebbe il bene di tutti i suoi concittadini, ma che non capisce (o fa finta di non capire) perché ha un rapporto così turbolento con loro.

Lei li ama, oltre la fama e il successo, e spera solo di essere amata.