Questa è la verità della situazione italiana. Perché non è pensabile ancora sostenere che sia Renzi a riabilitare Berlusconi.
Riabilitare da cosa poi, visto che nessuno lo ha mai disabilitato.
Era intervistato nella sua veste di commissario della società Sicilia e-Servizi, nominato da Crocetta per sistemare la società.
La mission della società è di realizzare un sistema informatico integrato per tutta l’amministrazione pubblica dell’isola, con relativo risparmio di costi, efficienza ecc.
Ovviamente è il solito baraccone per spendere soldi pubblici e fare favori ad amici degli amici.
Va da se che per risistemare una società del genere, magari anche andando a re-internalizzare quanto si era esternalizzato, sia necessario possedere conoscenze informatiche. Almeno di base, almeno di alto livello per poi far lavorare tranquillamente i tecnici.
Che dice però Ingroia? Dice che tra i tanti sprechi che ha trovato ha scoperto che
I dati della Regione Sicilia sono affidati in appalto ad una società della Valle d’Aosta e i server risiedono lì.
E lo diceva come se fosse uno scandalo “i dati della Sicilia sono in Valle d’Aosta!”.
Peccato che, se è stata fatta una gara per quel tipo di appalto, magari europea a seconda del budget, potevano stare anche in Portogallo.
Non sarebbe cambiato assolutamente nulla.
Ma la frase successiva era anche meglio
Abbiamo i dati che devono fare su e giù per lo stivale!
Certo in queste settimane ho registrato situazioni paradossali. Basti pensare che i dati della società sono contenuti in un server che sta in Valle d’Aosta. Il che significa che la Regione affronta costi per il trasferimento dei file
Qualcuno in Sicilia, per favore, spieghi ad Ingroia che i file non sono faldoni polverosi, che vanno su e giù per l’A1 sui camion.
Alcune sono palesi (e vergognose), altre meno, ma le ripetizioni nel cinema americano sono all’ordine del giorno. Di recente ho visto questi film a distanza molto ravvicinata e non si può non notare la scena presente in tutti i film.
Un sito maestro nell’indicare queste cose è Cracked, che in effetti aveva fatto una galleria come questa, ma che non riesco a ritrovare. Quindi la riproduco artigianalmente.
Amadou Diallo è uno studente della Guinea che vive a New York, nel Bronx.
Ha girato un po’ in tutto il mondo, seguendo la sua famiglia: a Bangkok, Singapore, Londra e ora nella Grande Mela.
Il suo sogno era quello di restare negli Stati Uniti e diventare cittadino americano.
Durante il giorno fa il venditore ambulante in giro per le strade, e la sera studia (o almeno ci prova).
Una mattina, il 4 febbraio del 1999, Amadou sta camminando verso casa quando lo affianca un’auto civetta della polizia, con quattro poliziotti in borghese.
I quattro osservano Amadou, e lo scambiano per uno stupratore ricercato da tempo, considerato armato e pericoloso.
I poliziotti si identificano, gli urlano di fermarsi e mostrare le mani.
Amadou è spaventato, forse non capisce, forse non si fida. La vita per le strade del Bronx alla fine degli anni 90 era ancora molto difficile.
Scappa verso casa sua, si rifugia nel suo androne, inseguito dai quattro poliziotti che ormai hanno estratto le armi e tolta la sicura.
Entra nell’androne, ma le luci sono mezze spente e Amadou ha solo una forte luce dietro di se, i poliziotti sono abbagliati vedono solo una silhouette stagliarsi nell’edificio.
Amadou, spaventato, forse pensando ad una rapina, tira fuori dalla tasca il suo portafoglio.
Uno degli agenti grida “Gun!!”
I quattro aprono il fuoco, colpendo Amadou 19 volte, ma scaricandogli addosso 41 colpi.
Amadou non aveva armi con se. Solo il suo portafoglio.
E, ovviamente, era nero.
41 shots
Lena gets her son ready for school She says, “On these streets, Charles You’ve got to understand the rules If an officer stops you, promise me you’ll always be polite And that you’ll never ever run away Promise Mama you’ll keep your hands in sight”
Due disegni di legge. Il primo, di modifica costituzionale, per introdurre il monocameralismo e la riduzione dei parlamentari. Il secondo per introdurre una nuova legge elettorale, bipolare, maggioritaria, a doppio turno: di collegio o di coalizione si vedrà.
Ha ragione Alessandro Milan, già mi vedo stamattina i bar pieni di gente che prende il cappuccino e si accapiglia sul monocameralismo a doppio turno di coalizione.